mercoledì 15 febbraio 2017

La resilienza di Bebe

Il 2016 è stato un anno d’oro per Bebe Vio, in quanto protagonista assoluta delle paralimpiadi di Rio de Janeiro e vincitrice di diversi titoli, tra i quali la medaglia d’oro individuale di fioretto. 
Questo traguardo, tra le altre cose, le ha permesso di diventare popolarissima e in breve tempo la si è vista sempre più spesso ad eventi (sportivi e non) come rappresentante finalmente di virtù positive nei giovani e in particolare per i ragazzi italiani.
Personalmente ho iniziato a seguire Bebe già qualche anno fa, quando per alcuni progetti lavorativi in ambito motivazionale, ero alla ricerca di un testimonial che mostrasse come, anche nelle situazioni e circostanze più terribili e avverse che ci possono capitare nella vita, sia possibile trovare una via d’uscita, e Bebe  l'avrebbe dimostrato in maniera egregia. Purtroppo il progetto non  andò in porto e non mi fu possibile quindi conoscerla personalmente.
Beatrice (questo il suo nome completo) a causa di una meningite fulminante contratta all’età di 11 anni ha perso, causa amputazione, entrambe le braccia e le gambe. 
La cosa che ha dell’incredibile e che fa di Bebe un esempio di tenacia, forza d’animo e positività e che questa “ragazzina” anziché abbattersi, arrabbiarsi con la vita e chiudersi in se stessa per la disperazione, ha preso queste tremende vicissitudini come ulteriore stimolo per continuare lo sport che adorava (la scherma) attraverso l’utilizzo di protesi, nonché con un continuo e durissimo allenamento del fisico e anche della mente.
Quello che colpisce di Bebe, oltre la sua innegabile volontà e forza d’animo, è il sorriso che non smette mai di accompagnare le sue apparizioni, dalla gare in pedana alle numerose interviste che ha rilasciato negli anni.
Ciò le ha permesso di raggiungere dei traguardi stupefacenti, che vanno oltre le medaglie, acquisite peraltro con una sicurezza tale che hanno reso la competizione con altre avversarie quasi inesistente; Bebe è diventata un viso familiare, presente ad eventi mondani, di moda e televisivi, dimostrando come sia possibile vivere la diversità in modo diverso.
Bebe è anche emozione, gioia e forza che ti fanno stupire della sua gioia di vivere; Bebe è energia pura che ti convince che le parole de "La mia ragazza magica" di Jovanotti sono state scritte e pensate per lei; Bebe è una ragazza di diciotto anni che ti fa sentire in colpa ogni volta che non hai avuto la sua stessa gioia di vivere a fronte di piccoli ostacoli che ti sono capitati sulla strada.
Bebe è uno speciale esempio di come gli eventi che possono capitare ad una persona sono interpretati e filtrati attraverso la mente individuale e di come ognuno di noi, anche in base a come è fatto, alle sue motivazioni, ai suoi desideri e ambizioni possa mettere in atto i comportamenti ed le azioni volte al conseguimento dei propri obiettivi. 
Così, la nostra cara Bebe anziché farsi abbattere dagli spiacevoli eventi che le sono capitati, anziché crogiolarsi nei suoi dolori, ha preferito porsi nuovi obiettivi e darsi da fare, con impegno, dedizione e tenacia, che l’hanno poi portata a raggiungere ciò che noi tutti conosciamo. Un vero esempio di resilienza


Brava Bebe, sei un vero esempio di positività e fonte di ispirazione per tutti coloro che non si vogliono arrendere.

https://www.youtube.com/watch?v=3ZNHL5byXUM


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